Il pensiero e l’augurio natalizio li riprendo da Gibran citato qualche giorno fa dal padre di Giulia durante il funerale della figlia uccisa dall’ex fidanzato.
 
"Il vero amore non è ne fisico ne romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente
coloro che hanno il meglio di tutto,
ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia…"

Mi piace pensare che anche a Betlemme, tra tante avversità -magari nevicava! - quella famiglia che accoglieva il Bambino Gesù ha trovato la forza di danzare sotto la pioggia o sotto la neve.

Diventiamo danzatori di speranza. Auguri

Don Giancarlo