Carissimi, sentiamo tutti la fretta di ricominciare e, al contempo, capiamo la pazienza di attendere e sentiamo la responsabilità di farci carico degli altri. Anche noi sentiamo forze contrapposte agitarsi dentro di noi, spinte che chiedono un impegno notevole per essere portate con equilibrio. Prego che l’esperienza delle restrizioni emergenziali ci regali un punto di vista nuovo e assolutamente necessario: il dovere di superare la dittatura dei falsi dualismi. Il falso dualismo povero – ricco, carriera - famiglia, italiano - straniero, ateo - credente, cattolico o di altra religione, Chiesa Cattolica - governo, Messa – non Messa, e così via. Non ultimo il dualismo politici - tecnici. E, persino, cercando di domare quello, apparentemente irrefrenabile, che porta a duellare politicamente secondo logiche di fazione anche se ci sarebbe solo da cooperare per il bene di tutti e con tutti. Guariremo dal Covid-19 se guariremo dalla malattia di non contrapporre ciò che va semplicemente distinto. Perché la Vita tiene assieme i diversi che vanno intrecciati: li tiene distinti senza contrapporli. E li abbraccia. E così amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo. (dal salmo 85, 11-12). In attesa di rivedervi tutti. Ma proprio tutti. Don Giancarlo

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