In questo mese dedicato al ricordo e, soprattutto, alla preghiera per i nostri cari defunti, con la visita ai nostri cimiteri e la possibilità di applicare a loro l’indulgenza plenaria secondo le condizioni prescritte dalla Chiesa, desidero condividere con voi queste parole liberamente tratte da alcuni brani di S. Agostino:
Non piangere per la mia dipartita. Ascolta questo messaggio. Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo; se tu potessi vedere e sentire ciò che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine, e in quella luce che tutto investe e penetra, non piangeresti. Sono ormai assorbito dall'incanto di Dio, dalla sua sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono così piccole e meschine al confronto. Mi è rimasto l'affetto per te, una tenerezza che non hai mai conosciuto. Ci siamo visti e amati nel tempo: ma tutto era allora fugace e limitato. Ora vivo nella speranza e nella gioiosa attesa del tuo arrivo fra noi. Tu pensami così. Nelle tue battaglie, orientati a questa meravigliosa casa dove non esiste la morte e dove ci disseteremo insieme, nell'anelito più puro e più intenso, alla fonte inestinguibile della gioia e dell'amore. Non piangere, se veramente mi ami. E sempre il grande Santo, dottore delle Chiesa, aggiungeva: Signore non ti domando perché ce lo hai preso, ma ti ringrazio perché ce lo hai dato. Nella gratitudine al Signore della vita e della morte,

vostro don Giancarlo

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